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#16 - Marzo 2004
N.B.
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La
Luna tramonta sull'Appennino Reggiano in questa bella ripresa del 5 febbraio
scorso (7h 24m), realizzata dalla località Monte Gomito. Esposizione
di 1/30s a f/3,7 con sensibilità impostata a 140 ISO. (
Bruno Gherardi, Pievepelago, MO)
L'imponente
gruppo di macchie comparso lo scorso ottobre, disegnato magistralmente
il giorno 28 da Giacomo Artusi, un astrofilo che da molti anni segue giornalmente
l'attività della nostra stella con un telescopio rifrattore di
15 cm f/10, realizzando disegni di tutte le macchie che compaiono sul
disco. Mentre era all'oculare, attorno alle 11h TU, l'autore ha potuto
osservare in luce bianca tre brevi ma nette eruzioni, durate pochi minuti
ciascuna, prodottesi in sequenza nei tre punti contrassegnati da un cerchietto
giallo. (Giacomo Artusi, Introbio, LC)
Una
bella ripresa della nebulosa oscura Testa di Cavallo (IC434), realizzata
con una camera CCD SBIG ST8E dotata di ruota porta filtri motorizzata
CFW8, al fuoco di un rifrattore apocromatico William Optics FLT-110 mm
f/6,5; tre integrazioni di 180m per la luminanza (filtrata con un filtro
H-alfa), e 20m, 20m e 40m in binning 2×2 rispettivamente nei canali
RGB. (Massimo Bernardi, Novara)
Grazie
all'utilizzo di un filtro H-alfa gli autori hanno ottenuto questo spettacolare
mosaico monocromatico della Grande Nebulosa di Orione (M 42). Il risultato
è una perfetta combinazione di 5 pose da 7m con altre 20 pose di
soli 10s: queste ultime per la zona centrale della nebulosa. In questo
modo, grazie anche a un'attenta elaborazione, gli autori sono riusciti
a visualizzare contemporaneamente le regioni più deboli della nebulosa
insieme con le stelle del Trapezio (al centro), che altrimenti apparirebbe
sovraesposto. Telescopio Takahashi FSQ-106 f/5, CCD SBIG ST10XME e montatura
Astro-Physics 400 GTO. (Carlo e Mauro Margaro, Strambino,
TO)
Nelle
riprese profonde di M57 se si dispone di un campo sufficientemente esteso
è possibile catturare anche la piccola galassia IC1296, una SBbc
di quindicesima magnitudine, visibile nell'immagine in alto a destra.
La ripresa è stata realizzata con uno strumento d'eccezione: il
telescopio Ritchey-Chretien 1,5 metri f/8 G.D. Cassini dell'Osservatorio
Astronomico di Bologna, sito a Loiano. Il risultato è una composizione
RBVU con integrazioni rispettivamente di 5×40s, 5×30s, 5×60s
e 2×90s, queste ultime effettuate per enfatizzare la nana bianca
centrale della nebulosa. (Marco Fazzoli, Renzo Del
Rosso e Riccardo Renzi)
Una
spettacolare panoramica delle recente aurora boreale del 20 novembre scorso
(22h 11m), scattata dal rifugio Scoiattoli a 2200 m s.l.m. con una reflex
digitale Canon EOS D60 e grandangolo 16 mm f/2,8. (Giuseppe
Menardi, Associazione Astronomica Cortina)
Pagina
Extra
Gallery: WOS (white oval spot) su Saturno
- Altre foto dei lettori (non pubblicate sulla rivista)
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