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#18 - Maggio 2004
N.B.
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Una
splendida ripresa della congiunzione Venere e Pleiadi realizzata il 4
aprile scorso con un obiettivo Nikon 50 mm f/2,8, con 6s di posa con la
reflex su treppiede fisso; il particolare è stato ripreso con un
Nikon 200 mm f/4, posa di 45s e inseguimento siderale. A fianco, un montaggio
realizzato con Adobe Photoshop del “flyby” del pianeta nei
giorni 1, 2, 3 e 4 aprile; obiettivo Nikon IFED 300 mm f/2,8, esposizione
di 45s a f/4: in questo caso l’autore ha utilizzato una montatura
equatoriale motorizzata. Tutte le riprese sono state realizzate con pellicola
Kodak E200 sviluppata alla sensibilità nominale. (Antonio
Finazzi, Chiuduno, BG)
Giove, come appariva il 18 marzo scorso al fuoco di un Celestron 11"
(280 mm) con focale primaria amplificata di tre volte mediante una lente
di Barlow Baader Planetarium F.F.C, webcam Philips Toucam a 10 fps, allineamento
e somma di 600 frame con Registax. (Claudio Bottari,
Sava, TA)
Una vasta regione nebulare nella costellazione del Cigno ottenuta con
un teleobiettivo Nikon 180 mm f/2,8 interfacciato, mediante un adattatore
WFA di Steve Mandel, a un CCD SBIG ST10XME. La ripresa è stata
realizzata in quadricromia utilizzando un filtro H-alfa per la luminanza,
sommando 6 pose in binning 1×1 da 10m ciascuna; per il colore, l’autore
ha combinato nei canali RGB rispettivamente due pose da 10m, una da 10m
e quattro da 15m, sempre in binning 1×1 e diaframmando l’obiettivo
a f/4. Elaborazioni con Astroart e Photoshop. (Francesco
Antonucci, Fano, PU)
Due
immagini rispettivamente del più vicino e del più grande
e lontano asteroide mai scoperto. La prima ritrae il 2004 FH, ripreso
il 18 marzo alle 1h 29m TU con il telescopio principale dell'Osservatorio
Astronomico "G. V. Schiaparelli" (Newton Marcon 60 cm f/4,64)
e CCD Hi-Sis 33 in binning 1×1 e senza filtri. Somma, sul moto dell'asteroide,
di 20 riprese di 7s ciascuna, intervallate da 20s. L'asteroide si trovava
a 533.600 km dalla Terra, con magnitudine che variava da 15,6 a 14,7 ogni
paio di minuti circa.
La
seconda immagine riguarda il 2003 VB12, “Sedna”. Somma di
10 riprese da 300s effettuate il 18 marzo alle 19h 17m TU con la stessa
strumentazione dell'immagine precedente. La misura astrometrica è
stata inviata al MPC, che ne ha confermato la validità. Magnitudine
(nel rosso con l'UCAC-2) di 20,8. A quanto ci risulta, entrambe le osservazioni
sono le prime effettuate in Italia. (Luca Buzzi
e Matteo Sambo, Osservatorio Astronomico "G.V.Schiaparelli"
Campo dei Fiori, VA)
Una
spettacolare ripresa di M1 (la Crab Nebula), il celebre resto di supernova
nel Toro. L’immagine è una quadricromia ottenuta con un CCD
SBIG ST8E e ruota portafiltri CFW8 al fuoco di un Ritchey-Chretien Astrosib
da 250 mm di apertura e 2000 mm di lunghezza focale (f/8) su montatura
10 micron GM2000; tempi complessivi Ha-RGB rispettivamente di 180m, 60m,
60m e 120m tutti in binning 1×x1. (Enzo Santin,
Milano)
Una
bella ripresa di Saturno del 15 marzo realizzata con un Celestron 8"
(203 mm) e 6000 mm di lunghezza focale; somma 2000 frame ripresi con una
webcam Vesta Pro. (Paolo Moroni, Gruppo Astrofili
M13, Scandicci, FI)
Il complesso di nebulose Fiamma e Testa di Cavallo (NGC 2024, IC434, B33)
riprese il 26 ottobre 2003 da Champorcher in Valle D'Aosta con un rifrattore
Pentax EDHF 105 f/6,7, 45m di esposizione su pellicola Kodak E200 sviluppata
a 400 ISO. L'inseguimento è stato eseguito correggendo manualmente
tramite un rifrattore Vixen 60/700 mm, il tutto su montatura Vixen Great
Polaris. (Paolo Villa, Caronno Pertusella, VA)
L’autore ha impiegato molte ore di lavoro per comporre i dieci frame
di questo spettacolare mosaico lunare del gruppo della Triade. Oltre ai
tre crateri principali, Alfonso, Arzachel e Tolomeo, molto interessanti
sono i piccolissimi crateri visibili sul fondo di quest’ultimo.
La ripresa risale dal 29 marzo scorso, ore 19h TU ed è stata ottenuta
con una webcam Philips Vesta al fuoco di un Newton 250 mm autocostruito
(con specchio primario Giacometti), alla focale di 8 metri (f/32) mediante
proiezione di oculare; selezione, per ogni immagine, di 200 su 600 frame
complessivi. (Cristian Fattinnanzi, Macerata)
La nebulosa ad emissione NGC 2359, conosciuta anche come “Elmo di
Thor” ripresa da Pennapiedimonte (CH) a 1000 m di quota con un Meade
LX200 16" GPS e fotocamera Vixen VX2 in proiezione di oculare. Posa
di 35m su pellicola Kodak 400 ISO. (Heric Cuga,
Bresso, MI)
La Luna vicina a Venere in questa suggestiva ripresa del 24 gennaio scorso.
Lo scatto è stato realizzato con un obiettivo 80 mm a f/5,6, 5s
di posa. (Enrico Serafini, Rocca di Papa, Roma)
Storia
di una foto
Autore: Daniele Gasparri (biru83@libero.it)
Soggetto: Amalthea
Luogo: Ponte San Giovanni (periferia di Perugia)
Data: 16 febbraio 2004 01h 04m TU
Telescopio: Celestron 235 mm con riduttore di focale f/6,3
Camera CCD: webcam Philips Toucam ProII
Integrazione: 2400 frame a 10 fps e 1/25s di esposizione
Elaborazione: Registax 1.1, Iris 3.83, Photoshop 5.5
Pagina
Extra
Gallery: Venere, Marte, Saturno... -
Altre foto dei lettori (non pubblicate sulla rivista)
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