Galleria fotografica
• home • indietro • mail
Selezioni precedenti

 

Selezione #7 - Maggio 2003

N.B. Cliccare sulle immagini per ingrandirle. Premere il tasto "Indietro" ("Back") del browser per tornare a questa pagina.

CongiunzioneCongiunzione
All'alba del 1° dicembre scorso l'autore ha catturato questa suggestiva congiunzione della Luna con Venere, Marte e la stella Spica, utilizzando una reflex Fujica con obiettivo 50 mm f/5,6; esposizione di 3s su pellicola diapositiva Fuji 200 ISO. Anche se la scala è ridotta per la corta focale, si apprezza comunque la luce cinerea del nostro satellite; località di ripresa: rovine di Tusculum, Roma.
Autore: Enrico Serafini (Rocca di Papa, Roma)

Luna al Primo QuartoLuna al Primo Quarto
lI colori della Luna: ripresa al Primo Quarto (1° aprile 2001), con una compatta digitale Canon G1 e rifrattore Pentax 75 mm SDHF, mediante proiezione con oculare da 25 mm (e zoom digicam a 21 mm), per una focale equivalente di 420 mm e una risoluzione di 1,7 secondi d'arco per pixel; posa di 1/125s a f/2,5; 50 ISO equivalenti. I colori che possiamo apprezzare in quest'immagine derivano da un particolare processo di elaborazione che enfatizza notevolmente le variazioni cromatiche del nostro satellite, altrimenti elusive.
Autori: Giuseppe Peltra e Rosy Pigatto (Gruppo Astrofili di Schio)

Luna infrarossaLuna infrarossa
I colori (strani) della Luna, grazie a una tecnica di ripresa in quadricromia nel vicino infrarosso, che l'autore ha realizzato utilizzando filtri Schott RG 712 (IR1), RG 850 (IR2) e RG 1000 (IR3); le riprese filtrate sono state poi opportunamente sottratte in modo da ottenere i tre canali colore (IR-R), (IR-G) e (IR-B) e la luminanza (IR-L), che, combinate in quadricromia, hanno generato quest'insolita immagine. Rifrattore Meade Apo 178/1600 mm, integrazioni di 0,01s per IR1 e IR2 e 0,2s per IR3 su CCD DTA HiRes-III 1001E; elaborazioni con MaxIm DL e Adobe Photoshop.
Autore: Paolo Candy (Ci.A.O., Soriano nel Cimino)

GioveGiove
Ecco come appariva il gigante gassoso il 1° marzo 2002, alle 21h 01m TU, ripreso con una webcam Philips ToUcam in binning 2´2 a 15 fps; il risultato è la selezione di 300 immagini; elaborazione con filtro wawlet utilizzando il programma Registax.
Autore: Federico Zontone (AFAM, Remanzacco)

M8 (Nebulosa Laguna)M8 (Nebulosa Laguna)
Certamente una delle gemme del cielo estivo, la Nebulosa Laguna, in sigla M8 (NGC 6523). Se avremo la pazienza di attendere le prime ore del mattino, potremmo finalmente scorgerla, verso la fine del mese, ad almeno 20° dall'orizzonte. La ripresa sembra una scultura, tanto dettagliata da apparire tridimensionale. E' stata effettuata a 1500 m s.l.m. da Promiod e il risultato è un mosaico L-RGB di due frame da 8 integrazioni di 90s ciascuno con filtro H-alfa (luminanza); i canali RGB sono invece la somma di 5 integrazioni; astrografo Takahashi BRC-250 f/5 su montatura Astro-Physics GTO 1200 e CCD Apogee AP47; le pose non sono guidate.
Autori: Carlo e Mauro Margaro (Ivrea)

LeonidiLeonidi
Chi ha la pazienza, potrà contare ben 27 scie di Leonidi in questa spettacolare immagine, frutto di una sovrapposizione di sedici riprese della stessa porzione di cielo, effettuate il 19 novembre scorso, tra le 3h 25m e le 5h 10m, da Tifariti, R.A.S.D., Sahara Occidentale. Il chiarore all'orizzonte non è certo quello di una città in lontananza: é il riflesso della Luna, quasi Piena, sulla sabbia del deserto. L'autore ha utilizzato una reflex Nikon F4 con obiettivo Nikon Nikkor AI 20 mm f/3,5; esposizione di 3m a tutta apertura su pellicola Kodak Ektachrome E200 tirata a 400 ISO.
Autore: Antonio Finazzi (Chiuduno, BG)


Nebulose Nord America e PellicanoNebulose Nord America e Pellicano
Negativo: Kodak Technical Pan 4415, sviluppata 5m a 20 °C in D19
Pose: 75m nel rosso (Shott RG610), sensibilizzazione: 5h idrogeno a 40 °C (posa del 18 giugno 1993); 110m nel verde (equivalente W58), sensibilizzazione: 5,5h idrogeno a 42 °C (posa del 9 luglio 1994); 90m nel blu (Shott BG37), sensibilizzazione: 5h idrogeno a 39 °C (posa del 17 agosto 1993)
Osservatorio: Tito Lucrezio Caro (TLC), Castel San Pietro, Bologna (codice Osservatorio: 600)
Telescopio: Schmidt 300/400/800 autocostruito con ottiche Zen
Scanner: Epson Perfection 2450 Photo, a 2400 dpi e lettura a 16 bit
Elaborazione: Photoshop 5.5
Autori: Stefano Orlandi, Giancarlo Sette, Enelio Pancaldi, Giuliano Nepoti e Fabio Muzzi


Pagina Extra Gallery - Altre foto dei lettori (non pubblicate sulla rivista)

 
Copyright © 2002, 2003, 2004 - logo Astropress